"20 anni caro amico dimmi come va in cielo 20 anni son passati come il
lampo di un tuono tranquillo non ti annoio con i soliti discorsi di chi
una volta all'annoti porta dei fiori freschi
Confesso mi dispiace non
ti penso ogni giorno e nemmeno ho una foto tua nel portafoglio no non
cerchio date nel calendario e a chi mi chiede quando io rispondo non
ricordo
Ricordo invece quando noi eravamo bambini le gare in
bicicletta i primi motorini due chitarre vecchie ed un barrè da imparare
e la tribù di anime comincia a ballare
Quello che io sento me lo
tengo ben stretto come fosse il tuo ricordo un tesoro nascosto del resto
una canzone serve anche a questo a dare un nome ai dolori che non
conosco e a piangere urlare a ridere e sognare a dirsi che a 20 anni
non è giusto non si può morire e a chiedersi il perché senza avere
risposte magari fosse dio a farsi certe domande..
Comunque dai ti
aggiorno qui è cambiato un po' tutto tutto tranne il sottoscritto che è
rimasto un po' tonto corro sempre dietro a donne leggermente contorte
mediamente complicate fortemente stronze
Tizio s'è sposato caio
invece se n'è andato la fuga dei cervelli con lui ha proprio funzionato e
scusa scusa tanto se non sono un buonista ma sai non c'ho più voglia di
essere quello che incassa
Di errori si ne ho fatti non lo nego è
colpa mia se un bel po' di storie si son perse lungo la mia vita lascia
che ti parli con sincerità e franchezza santi non ne vedo vedo solo
ignoranza
Sai come funziona adesso è tutto virtuale con un clik ti
sembra quasi quasi di volare ami scopi vivi usando l'immaginazione ma
piangi per davvero dimmi te se è un bell'affare...
So che questa
lettera non è convenzionale avrei dovuto dirti che m'impegnerò a
cambiare prometterti di essere un uomo migliore insomma quelle balle che
van per la maggiore.
Quel che siamo siamo amico questo lo sai bene
meglio storti ed imperfetti che sempre da aggiornare giudicati strani
solo per sentito dire sul filo del rasoio per noi è l'unica opzione
Solo
un'altra cosa giuro poi ti lascio andare sicuro sono in tanti che con
te vorran parlare ti ho lasciato un plettro che ne dici di suonare
un'altra volta ancora io ti vorrei ascoltare...
Per piangere vivere ridere e sognare..."
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